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FILIPPINE 14/1/2006
Le rimesse degli emigrati filippini in patria sono aumentate del 26% in un anno, confermandosi una delle risorse più importanti dell’economia nazionale; lo dicono gli esperti della Banca Centrale delle Filippine, precisando che il bilancio finale dovrebbe attestarsi a 10,7 miliardi di dollari inviati nel 2005, pari al 13,5% del prodotto interno lordo (Pil). Per i tecnici dell’istituto di credito, l’aumento è l’effetto della crescente richiesta di lavoratori filippini all’estero, la maggior parte dei quali è impiegata negli Stati Uniti, seguiti da Arabia Saudita, Italia, Giappone, Hong Kong, Gran Bretagna, Emirati Arabi e Singapore. Secondo la Banca mondiale, nel 2005 le rimesse degli immigrati nel mondo hanno raggiunto i 232 miliardi di dollari, più del doppio di tutti gli aiuti allo sviluppo stanziati da organismi internazionali e nazionali; la cifra cresce almeno del 50% se si vi aggiunge il denaro inviato nei paesi di origine per canali informali. [BF]
Fonte Misna
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