IMSCF Sindrome o crisi di identita'? Con la locuzione sindrome IMSCF (nella quale la parola sindrome viene utilizzata in maniera impropria, con significato non accademico) viene indicata una particolare espressione di crisi istituzionalizzata di identità riscontrabile tra gli emigranti filippini. L'acronimo utilizzato nella locuzione si riferisce alla frase "I’m Spanish, Chinese, Filipino”, ovvero "Sono Spagnolo, Cinese, Filippino" che molti immigrati filippini e discendenti di immigrati filippini, anche dopo la prima generazione, tendono a pronunciare quando interrogati sulla loro ascendenza ed origine nazionale. Questo tipo di atteggiamento può essere interpretato come una tendenza a declassare o negare la propria identità o ascendenza malay in favore di identità etniche diverse, siano esse reali o inventate, perché ritenute più prestigiose. Caratteristiche Tale atteggiamento è stato riscontrato nelle nuove generazioni delle comunità filippine presenti negli USA (in particolare nelle Isole Hawaii), e - in minor grado - in quelle presenti in Australia, Canada ed Europa. In tali comunità è possibile osservare filippini i quali, pur non presentano alcuna ascendenza spagnola o cinese, affermano, al contrario, di possedere una mescolanza di queste ascendenze; solitamente quale nazionalità degli ascendenti precisano quella spagnola in primo luogo, quindi la cinese ed infine quella filippina. Cause La prima causa di tale situazione può essere ricondotta a una sostanziale misconoscenza delle radici storiche pre-coloniali della popolazione filippina. Questa tendenza genera l'aspirazione dei filippini emigranti a modificare la propria genealogia per conformarla alla percezione razziale dei paesi adottivi. In questo atteggiamento è determinante la tendenza all'integrazione che i filippini hanno maturato a seguito della secolare storia di compresenza, sia ostile che pacifica, con etnie diverse nel loro territorio. L'ascendenza, fra i filippini, è argomento delicato come è tipico di società basate su una cultura orale. Le famiglie filippine, infatti, tramandano oralmente la propria genealogia citando normalmente avi spagnoli, senza nessuna certezza sulla veridicità di tale affermazione, essendo spesso l'ascendenza suffragata solo dal fatto di possedere un cognome spagnolo: solo per alcune famiglie filippine l'avere un cognome spagnolo è legato ad un antenato iberico reale; la stragrande maggioranza dei filippini ha infatti acquisito cognomi spagnoli come conseguenza del Catálogo Alfabético de Apellidos (Catalogo alfabetico dei cognomi) adottato nel 1849 dal Governatore Generale Narciso Claveria; in esso, per necessità fiscali, si richiedeva come obbligatorio un cognome per tutti i filippini i quali, non facendone precedentemente uso, ne adottarono uno prendendolo in prestito tra quelli dei colonizzatori. Una seconda possiblie causa del comportamento che porta a dichiarare ascendenze non provate, sostenuta da ambienti xenofobi, viene ricondotta alla mancanza di un modello culturale proprio nelle comunità filippine espatriate negli USA o in altri paesi occidentali. Secondo tale punto di vista i giovani statunitensi di origine filippina negherebbero o falsificherebbero la loro autentica ascendenza come conseguenza di ciò. Effetti La conseguenza dell'atteggiamento IMSCF in molti filippini è una mancanza di orgoglio nazionale. Ulteriore tentativo di altri filippini è quello di identificarsi come ispanici o latini o delle isole del Pacifico in modo da evitare di essere considerati Asiatici. Sulle isole Hawaii, i filippini sono talora disprezzati per questo atteggiamento, anche a causa di una ulteriore variante del fenomeno che prevede natali hawaiiani: "Sono Spagnolo, Cinese e Hawaiiano". Questo comportamento nelle comunità di filippini emigrati è, però, in contrasto con la crescente presa di coscienza dell'identità filippina in madrepatria, e nella sua pubblicizzazione anche all'estero. Secondo le recenti fonti del governo filippino ed i dati demografici ufficiali, la somma di tutti i tipi di meticci costituisce non più del 2% dell'intera popolazione filippina. Di tale 2% meno della metà ha sangue spagnolo. I meticci spagnoli risultano quindi essere circa l’1% dell’intera popolazione filippina, mentre i cinesi ed i meticci con sangue cinese sono stimati in circa il 3%: ne risulta che la maggior parte della popolazione filippina (circa il 95%) è autoctona e non meticcia. Secondo una pagina ufficiale del "C.I.A. Factbook", aggiornata a luglio 2005, il 74,7% della popolazione filippina è di etnie autoctone, contro un 25,3% di altre etnie. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera go back